- Back to Home »
- Android , APP , Galaxy , Guide , iOS , iPad , iPhone , Smartphone , Windows Phone »
- A cosa serve chiudere le app? Solo a rallentare lo smartphone e sprecare batteria
Pubblicato il: 05/01/15 | Ricontrollato il:
Quante volte ci mettiamo lì a chiudere tutte le app che abbiamo aperto, oppure installiamo app che lo fanno al posto nostro? La maggior parte degli utenti lo fa molto spesso, ma a cosa serve realmente chiudere le app, sia sui dispositivi iOS che su quelli Android?
Non serve di certo a risparmiare batteria o a velocizzare il dispositivo, anzi fa completamente il contrario. Cominciando dal principio bisogna per prima cosa capire come gli smartphone gestiscono le applicazioni:
1. Apertura app e sistemazione all'interno della memoria RAM (consumo di energia alto, processo lungo);
2. Utilizzo dell'app tramite la CPU (consumo di energia alto);
3. Chiusura app, mettendola in background, senza toglierla dalla RAM (consumo di energia quasi nullo);
1b. Riapertura app in background (consumo di energia quasi nullo, processo breve);
2b. (Ritorno al punto 2)
4. In caso di apertura di nuove app e di RAM insufficiente, le app in background vengono automaticamente chiuse (killate) per far spazio alla nuova applicazione (consumo di energia normale), e a questo punto se andremo a riaprire un'app chiusa dovremo ripartire dal punto 1.
Da come possiamo vedere le app in background non consumano energia anzi al momento della riapertura ci fanno risparmiare un po' di batteria, perchè non devono essere ricaricate ma sono già pronte nella RAM. In questo modo si ha il consumo soltanto quando vengono utilizzate e in caso di RAM insufficiente vengono chiuse automaticamente. Chiudendo le app "a mano" non si fa nient'altro che rallentare l'apertura e spendere molta più energia ad ogni avvio.
Ma allora a cosa serve chiudere le app? Chiudere le applicazioni e quindi killarle serve solo in due casi: quando l'app si è bloccata o si ha necessità di riavviarla, oppure nei sistemi operativi un po' datati che sono installati su vecchi smartphone con poca RAM (in questo caso solo l'utilizzo dello smartphone si velocizza e rimane più fluido, ma il resto viene rallentato comunque).
Non è necessario killare anche le app che magari ci "disturbano" con notifiche, ma è necessario solamente disabilitare le varie opzioni di continuo aggiornamento all'interno dell'app stessa, oppure in alcuni casi disabilitare anche gli aggiornamenti in background, agendo sui sistemi operativi nella sezione dedicata alle app.
Se proprio alcune app non vogliono saperne di chiudersi allora a questo punto interrompiamole.
Continuando a non chiudere le app allora sì che velocizzeremo il nostro smartphone e soprattutto l'apertura delle app, oltre ad un risparmio in termini di consumo energetico (in questo post tanti altri consigli per far durare di più la batteria).
Non serve di certo a risparmiare batteria o a velocizzare il dispositivo, anzi fa completamente il contrario. Cominciando dal principio bisogna per prima cosa capire come gli smartphone gestiscono le applicazioni:
1. Apertura app e sistemazione all'interno della memoria RAM (consumo di energia alto, processo lungo);
2. Utilizzo dell'app tramite la CPU (consumo di energia alto);
3. Chiusura app, mettendola in background, senza toglierla dalla RAM (consumo di energia quasi nullo);
1b. Riapertura app in background (consumo di energia quasi nullo, processo breve);
2b. (Ritorno al punto 2)
4. In caso di apertura di nuove app e di RAM insufficiente, le app in background vengono automaticamente chiuse (killate) per far spazio alla nuova applicazione (consumo di energia normale), e a questo punto se andremo a riaprire un'app chiusa dovremo ripartire dal punto 1.
Da come possiamo vedere le app in background non consumano energia anzi al momento della riapertura ci fanno risparmiare un po' di batteria, perchè non devono essere ricaricate ma sono già pronte nella RAM. In questo modo si ha il consumo soltanto quando vengono utilizzate e in caso di RAM insufficiente vengono chiuse automaticamente. Chiudendo le app "a mano" non si fa nient'altro che rallentare l'apertura e spendere molta più energia ad ogni avvio.
Ma allora a cosa serve chiudere le app? Chiudere le applicazioni e quindi killarle serve solo in due casi: quando l'app si è bloccata o si ha necessità di riavviarla, oppure nei sistemi operativi un po' datati che sono installati su vecchi smartphone con poca RAM (in questo caso solo l'utilizzo dello smartphone si velocizza e rimane più fluido, ma il resto viene rallentato comunque).
Non è necessario killare anche le app che magari ci "disturbano" con notifiche, ma è necessario solamente disabilitare le varie opzioni di continuo aggiornamento all'interno dell'app stessa, oppure in alcuni casi disabilitare anche gli aggiornamenti in background, agendo sui sistemi operativi nella sezione dedicata alle app.
Se proprio alcune app non vogliono saperne di chiudersi allora a questo punto interrompiamole.
Continuando a non chiudere le app allora sì che velocizzeremo il nostro smartphone e soprattutto l'apertura delle app, oltre ad un risparmio in termini di consumo energetico (in questo post tanti altri consigli per far durare di più la batteria).
Lo sapevo che era sbagliato chiuderle. Se hanno fatto un sistema operativo lo avranno anche programmato per funzionare senza che l'utente smanetti o chiuda manualmente le app. Grazie a questa guida mi hai fatto vincere una scommessa ahahahah grazie mille!
RispondiEliminaMa io ho l'ossessione di chiudere le app!!!! D:
RispondiElimina