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- Project Ara: uscita, prezzo e news del primo smartphone modulare di Google
Pubblicato il: 11/11/14 | Ricontrollato il:
Fino ad ora abbiamo sempre potuto scegliere se acquistare PC pre-assemblati oppure assemblarne uno noi, ad hoc in base alle nostre esigenze, per poi cambiare anche qualche pezzo per renderlo sempre più veloce o per aumentare le prestazioni e stare al passo coi tempi.
Con gli smartphone invece abbiamo sempre dovuto adeguarci ai prodotti che il mercato ci offriva e comprarli per forza con l'hardware "predefinito", ma presto potremo cambiare strategia e crearci uno smartphone con i componenti che vorremo.
Il progetto Ara, "Project Ara", è portato avanti da Google, il quale è vicino ad una soluzione che permetterà di creare il primo smartphone modulare.
Il primo modello si chiamerà "Gray", perchè sarà di colore grigio, e arriverà molto probabilmente già entro gennaio 2015; il capo del progetto Ara, Paul Eremenko, ha dichiarato che anche se non avrà un design molto elaborato permetterà di cambiare i componenti molto facilmente. La "base" costerà solamente 50 dollari, mentre per i prezzi dei componenti bisogna ancora aspettare, ma dovremmo essere in grado comunque di risparmiare molto, soprattutto pensando al futuro.
Perchè in questo modo oltre a costruirci il nostro smartphone pezzo per pezzo, saremo anche in grado di effettuare upgrade importanti, sostituendo addirittura il processore e non dover cambiare in continuazione device per stare al passo con i nuovi requisiti minimi dei sistemi operativi o dei nuovi giochi.
Google però non è il solo che sta progettando uno smartphone modulare, c'è anche Vsenn, una startup finlandese avviata da un ex dipendente Nokia. L'azienda ha dichiarato che vuole dare l'opportunità all'utente di "poter creare lo smartphone perfetto, con componenti hardware migliorabili".
A differenza del progetto Ara, con lo smartphone modulare Vsenn potranno essere cambiati solamente quattro componenti: processore, RAM, fotocamera e batteria; quindi meno personalizzabile del principale concorrente, ma sarà comunque possibile: installare Android Stock (la versione pura del sistema operativo, senza modifiche del produttore) e gli aggiornamenti successivi per almeno 4 anni; avere la possibilità di una crittografia a 3 livelli; e cambiare le scocche posteriori per avere così uno smartphone dal design sempre nuovo oltre che da un hardware, e software, sempre aggiornato.
Anche questo smartphone modulare non dovrebbe tardare il suo arrivo e uscire comunque poco dopo l'uscita di quello di Google.
Con gli smartphone invece abbiamo sempre dovuto adeguarci ai prodotti che il mercato ci offriva e comprarli per forza con l'hardware "predefinito", ma presto potremo cambiare strategia e crearci uno smartphone con i componenti che vorremo.
Il progetto Ara, "Project Ara", è portato avanti da Google, il quale è vicino ad una soluzione che permetterà di creare il primo smartphone modulare.
Il primo modello si chiamerà "Gray", perchè sarà di colore grigio, e arriverà molto probabilmente già entro gennaio 2015; il capo del progetto Ara, Paul Eremenko, ha dichiarato che anche se non avrà un design molto elaborato permetterà di cambiare i componenti molto facilmente. La "base" costerà solamente 50 dollari, mentre per i prezzi dei componenti bisogna ancora aspettare, ma dovremmo essere in grado comunque di risparmiare molto, soprattutto pensando al futuro.
Perchè in questo modo oltre a costruirci il nostro smartphone pezzo per pezzo, saremo anche in grado di effettuare upgrade importanti, sostituendo addirittura il processore e non dover cambiare in continuazione device per stare al passo con i nuovi requisiti minimi dei sistemi operativi o dei nuovi giochi.
Google però non è il solo che sta progettando uno smartphone modulare, c'è anche Vsenn, una startup finlandese avviata da un ex dipendente Nokia. L'azienda ha dichiarato che vuole dare l'opportunità all'utente di "poter creare lo smartphone perfetto, con componenti hardware migliorabili".
A differenza del progetto Ara, con lo smartphone modulare Vsenn potranno essere cambiati solamente quattro componenti: processore, RAM, fotocamera e batteria; quindi meno personalizzabile del principale concorrente, ma sarà comunque possibile: installare Android Stock (la versione pura del sistema operativo, senza modifiche del produttore) e gli aggiornamenti successivi per almeno 4 anni; avere la possibilità di una crittografia a 3 livelli; e cambiare le scocche posteriori per avere così uno smartphone dal design sempre nuovo oltre che da un hardware, e software, sempre aggiornato.
Anche questo smartphone modulare non dovrebbe tardare il suo arrivo e uscire comunque poco dopo l'uscita di quello di Google.