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- MRAM: le memorie del futuro saranno 10 volte più veloci delle classiche DRAM
Pubblicato il: 29/11/13 | Ricontrollato il:
Un team di oltre venti aziende americane e giapponesi sta cercando di sostituire la classiche memorie RAM, ovvero le DRAM tradizionali, con una tecnologia di memoria superiore, nota come MRAM.
MRAM sta per "Magnetoresistive Random Access Memory", ed è stata in fase di sviluppo per oltre un decennio come alternativa alla normale DRAM ma non è mai stata realmente presa in considerazione dai costruttori, fino ad ora.
I chip di memoria basati su questa tecnologia sono classificati come 10 volte più veloci della DRAM e utilizzano anche meno energia, utilissimi quindi per i dispositivi mobili, alimentati a batteria.
Le MRAM sono comparse per la prima volta nel 2002, quando Toshiba e NEC hanno annunciato che avrebbero completato lo sviluppo di questa tecnologia entro il 2005. Tuttavia, le due aziende, non hanno mai commercializzato il nuovo prodotto. Successivamente IBM e Infineon hanno deciso di portare avanti lo sviluppo per poterle produrre e nel 2006, Freescale, una società Statunitense produttrice di semiconduttori, ha iniziato a vendere chip MRAM 4Mbit per 25 dollari, ma la tecnologia non prese mai piede nel settore informatico.
Ora, un'alleanza di oltre venti aziende provenienti da Stati Uniti e Giappone, si sta impegnando per far diventare i chip MRAM un nuovo standard a livello mondiale entro il 2018.
Le DRAM hanno fatto la storia dei moderni computer, rendendoli veramente veloci e rendendo possibile con soli 256 MB di memoria assemblare un computer sufficientemente potente per far girare sistemi operativi di buona qualità, per poi diventare sempre di dimensioni più grandi e sempre più veloci. Le MRAM renderanno ancora più potenti tutti i computer, ma soprattutto i device mobili, quali notebook ma anche smartphone e tablet, che con i problemi di spazio e soprattutto di consumi potranno usufruire di maggiore velocità grazie allo spazio ridotto e per lunghi periodi.
MRAM sta per "Magnetoresistive Random Access Memory", ed è stata in fase di sviluppo per oltre un decennio come alternativa alla normale DRAM ma non è mai stata realmente presa in considerazione dai costruttori, fino ad ora.
I chip di memoria basati su questa tecnologia sono classificati come 10 volte più veloci della DRAM e utilizzano anche meno energia, utilissimi quindi per i dispositivi mobili, alimentati a batteria.
Le MRAM sono comparse per la prima volta nel 2002, quando Toshiba e NEC hanno annunciato che avrebbero completato lo sviluppo di questa tecnologia entro il 2005. Tuttavia, le due aziende, non hanno mai commercializzato il nuovo prodotto. Successivamente IBM e Infineon hanno deciso di portare avanti lo sviluppo per poterle produrre e nel 2006, Freescale, una società Statunitense produttrice di semiconduttori, ha iniziato a vendere chip MRAM 4Mbit per 25 dollari, ma la tecnologia non prese mai piede nel settore informatico.
Ora, un'alleanza di oltre venti aziende provenienti da Stati Uniti e Giappone, si sta impegnando per far diventare i chip MRAM un nuovo standard a livello mondiale entro il 2018.
Le DRAM hanno fatto la storia dei moderni computer, rendendoli veramente veloci e rendendo possibile con soli 256 MB di memoria assemblare un computer sufficientemente potente per far girare sistemi operativi di buona qualità, per poi diventare sempre di dimensioni più grandi e sempre più veloci. Le MRAM renderanno ancora più potenti tutti i computer, ma soprattutto i device mobili, quali notebook ma anche smartphone e tablet, che con i problemi di spazio e soprattutto di consumi potranno usufruire di maggiore velocità grazie allo spazio ridotto e per lunghi periodi.