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- 9 luglio 2012: Internet verrà bloccato a causa del malware DNSChanger, 300 mila PC offline
Pubblicato il: 07/07/12 | Ricontrollato il:
Negli USA è già stato battezzato come l'Internet doomsday, il giorno del giudizio per Internet. Questa web apocalypse avverrà durante la giornata del 9 luglio e più di 300 mila computer potranno rimanere offline a causa di una pulizia dal malware che ha colpito i server dedicati al DNS.
A capo di questa impresa c'è addirittura l'FBI, perchè questo malware è in giro dal 2007 e colpisce il traffico Internet attraverso il malware DNSChanger, intaccando il servizio che converte gli indirizzi IP in nomi (dei siti) e viceversa. In quell'anno erano stati contagiati ben 4 milioni di computer e il problema era stato "aggirato" sostituendo i server compromessi con dei server puliti e reindirizzando gli utenti proprio su questi server.
Ora però il problema va sistemato una volta per tutte, anche perchè questa situazione ha una scadenza, prefissata in un contratto con con l'Internet Systems Consortium, e si sta avvicinando. Visto che sembra che la maggior parte degli Stati non abbia ancora ripulito i propri computer, nazioni come Stati Uniti, Italia, Germania, India, Gran Bretagna, Canada, Francia e Australia, serve un'azione a monte che ripulisca e disinfetti tutti i computer compromessi. I server vecchi quindi vanno spenti completamente e chi è ancora infettato dal virus rimarrà bloccato in una sorta di blackout fino a quando il problema non sarà sistemato completamente.
Per verificare se il vostro computer è "a rischio" c'è a disposizione di tutti un servizio per verificare se i nostri server sono corretti: DNSChanger Working Group. Se volete accedere direttamente alla sezione dedicata per l'Italia andate su questa pagina.
A capo di questa impresa c'è addirittura l'FBI, perchè questo malware è in giro dal 2007 e colpisce il traffico Internet attraverso il malware DNSChanger, intaccando il servizio che converte gli indirizzi IP in nomi (dei siti) e viceversa. In quell'anno erano stati contagiati ben 4 milioni di computer e il problema era stato "aggirato" sostituendo i server compromessi con dei server puliti e reindirizzando gli utenti proprio su questi server.
Ora però il problema va sistemato una volta per tutte, anche perchè questa situazione ha una scadenza, prefissata in un contratto con con l'Internet Systems Consortium, e si sta avvicinando. Visto che sembra che la maggior parte degli Stati non abbia ancora ripulito i propri computer, nazioni come Stati Uniti, Italia, Germania, India, Gran Bretagna, Canada, Francia e Australia, serve un'azione a monte che ripulisca e disinfetti tutti i computer compromessi. I server vecchi quindi vanno spenti completamente e chi è ancora infettato dal virus rimarrà bloccato in una sorta di blackout fino a quando il problema non sarà sistemato completamente.
Per verificare se il vostro computer è "a rischio" c'è a disposizione di tutti un servizio per verificare se i nostri server sono corretti: DNSChanger Working Group. Se volete accedere direttamente alla sezione dedicata per l'Italia andate su questa pagina.