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- Skype: arriva la pubblicità durante le video chiamate, basata sui contenuti intercettati
Pubblicato il: 17/06/12 | Ricontrollato il:
Skype ha introdotto nel suo sistema una nuova forma di fare pubblicità. Si chiama Conversation Ad e viene applicata a tutti gli utenti che non hanno acquistato credito Skype (lo Skype Credit è inutile per chi utilizza Skype per effettuare video chiamate gratuite via internet).
Ogni tanto, durante la videochiamata, il collegamento verrà interrotto per far visualizzare agli utenti un piccolo spot pubblicitario. Un aspetto veramente inquietante e che i contenuti dello spot saranno basati sui contenuti della chiamata, questo vuol dire che inevitabilmente le nostre chiamate verranno spiate e in qualche modo "capite" (e forse memorizzate) da un sistema automatico.
Dovevamo aspettarcelo da parte di Microsoft; quando la società è entrata nelle loro mani qualcosa doveva cambiare altrimenti per quale motivo l'avrebbe acquistata per 8,5 miliardi di dollari? La risposta è arrivata, trarre guadagno dai 700 milioni di utenti che sono iscritti a Skype! La società sembra quasi non tener conto della privacy delle persone, senza preoccuparsi di adottare l'opzione del Do Not Track, già adottato dai browser e dalle maggiori società che lavorano su internet.
La società per giustificarsi ha dichiarato che dobbiamo prendere la pubblicità come spunto durante le conversazioni, in modo da arricchire i contenuti delle videochiamate, ma da il privilegio di non visualizzare questi contenuti solo agli utenti che sono in un certo senso Premium.
Come ultima cosa c'è da dire che visto che tutto il servizio viene offerto in modo gratuito poteva starci anche bene qualche secondo di pubblicità durante una conversazione ma il fatto che queste ultime vengano intercettate, che si voglia o non si voglia, non credo stia bene a tutti.
Ogni tanto, durante la videochiamata, il collegamento verrà interrotto per far visualizzare agli utenti un piccolo spot pubblicitario. Un aspetto veramente inquietante e che i contenuti dello spot saranno basati sui contenuti della chiamata, questo vuol dire che inevitabilmente le nostre chiamate verranno spiate e in qualche modo "capite" (e forse memorizzate) da un sistema automatico.
Dovevamo aspettarcelo da parte di Microsoft; quando la società è entrata nelle loro mani qualcosa doveva cambiare altrimenti per quale motivo l'avrebbe acquistata per 8,5 miliardi di dollari? La risposta è arrivata, trarre guadagno dai 700 milioni di utenti che sono iscritti a Skype! La società sembra quasi non tener conto della privacy delle persone, senza preoccuparsi di adottare l'opzione del Do Not Track, già adottato dai browser e dalle maggiori società che lavorano su internet.
La società per giustificarsi ha dichiarato che dobbiamo prendere la pubblicità come spunto durante le conversazioni, in modo da arricchire i contenuti delle videochiamate, ma da il privilegio di non visualizzare questi contenuti solo agli utenti che sono in un certo senso Premium.
Come ultima cosa c'è da dire che visto che tutto il servizio viene offerto in modo gratuito poteva starci anche bene qualche secondo di pubblicità durante una conversazione ma il fatto che queste ultime vengano intercettate, che si voglia o non si voglia, non credo stia bene a tutti.